Le origini del termine “Friuli”. Per capirci qualcosa dobbiamo ritornare indietro nel tempo, fino all’Età del ferro. Molto prima della nascita di Cristo il territorio che grosso modo oggi definiamo “Friuli” era conosciuto dai Romani come “Carnorum Regio”, la regione dei Carni. Questi erano una tribù celtica, che intorno all’anno 400 a.C., valicò le Alpi carniche stanziandosi nella zona pedemontana.
Intorno al 7 d.C., queste terre saranno inglobate nella “X° Regione augustea Venetia et Histria” con capitale Aquileia che diventerà presto la quarta città della penisola italiana per numero di abitanti.
Alla disgregazione dell’impero romano acquistò sempre maggiore importanza la cittadina di Cividale, allora importante centro commerciale, conosciuto come “Forum Iulii”. La cittadina, nel 610, sarà però distrutta dagli Avari, per poi rinascere con il nome di Civitas Forumiuliana (quindi Civitas Austriae, da cui deriva il nome attuale).
Il nome contratto di “Forum Iulii”, andò invece ad identificare territori sempre più estesi intorno alla città di Cividale fino ad identificarsi con l’intera regione. Questa trasformazione lessicale è ascrivibile ai Longobardi che governarono queste terre dal 569 al 776.
Poco prima dell’anno 900 al Friuli fu attribuito anche il “titolo” di Patria. E’ noto, infatti, che Everardo (o Eberardo), nominato Duca del Friuli nel 846 venisse chiamato “princeps patriae“. Tale termine è anche documentato in un diploma dell’Imperatore Enrico VI datato 10 gennaio 1192 che confermava al Patriarca Goffredo il possesso del “Ducatus Fori Iulii“. Il termine “Patria” si legherà poi indissolubilmente al Friuli quando il Patriarca Bertoldo di Andechs definì, il 6 luglio 1231, “Colloquium Patriae Foriiulii” l’assemblea convocata in rappresentanza di tutta la regione. Si tratterà, insieme a quello d’Islanda, della prima forma di parlamento in Europa.
Sarà così che sotto il governo del Patriarca di Aquileia (1077-1420) tutte le terre dal fiume Livenza al fiume Timavo, dalle Alpi al Mare, saranno note come “la Patria del Friuli”.
Il termine Friuli continuò ad identificare queste terre anche nei secoli successivi, nonostante il territorio fosse stato oggetto di numerose e successive divisioni politiche.
Oggi è pertanto storicamente corretto identificare ancora le terre suddette come: Friûl (in lingua friulana), Furlanija (in lingua slovena), Friaul (in lingua tedesca), Friuli (in lingua italiana).