Vuoi che il Friuli diventi una Repubblica sovrana e indipendente? Questo, grosso modo, sarà il quesito posto ai friulani mediante una consultazione online che avrà luogo dal 1° al 31° ottobre di quest’anno. Republiche dal Friûl e Parlament Furlan, le due associazioni promotrici, hanno recentemente definito le modalità di svolgimento del referendum digitale. Il voto potrà essere espresso attraverso il sito www.plebiscitofriulano.eu mediante un codice identificativo ottenibile a partire dal primo ottobre. Il referendum è rivolto a tutti coloro che hanno radici nel Friuli storico: quindi, oltre agli abitanti delle provincie di Udine, Gorizia e Pordenone, anche coloro che risiedono nei comuni del mandamento di Portogruaro e nel comune di Sappada. Altresì, potranno votare i friulani all’estero. L’obiettivo dei promotori è il coinvolgimento di 200.000 persone. Nel caso vincessero i SI (il referendum non ha quorum), il passo seguente dei promotori sarà quello di attivarsi in sede Onu per iniziare la lunga strada verso la creazione di uno stato indipendente secondo il principio dell’autodeterminazione dei popoli.
Il principio di autodeterminazione dei popoli si è sviluppato compiutamente a partire dalla seconda metà del Novecento. E’ stata l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) a promuoverne tale principio all’interno della Comunità degli Stati. La stessa Carta delle Nazioni Unite, al Capitolo I individua come fine delle Nazioni Unite lo sviluppo tra le nazioni di relazioni amichevoli fondate sul rispetto e sul principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’auto-determinazione dei popoli. La principale convenzione internazionale che ha sancito il diritto di autodeterminazione è il Patto internazionale sui diritti civili e politici, stipulato nell’ambito dell’ONU nel 1966. L’Italia ha recepito questa convenzione con la legge n.881 del 25 ottobre 1977. Il principio di autodeterminazione dei popoli è quindi una norma di ius cogens, cioè di diritto inderogabile (ciò vale anche per lo Stato italiano). Tuttavia, il percorso scelto dai promotori del referendum digitale, non sarà certamente facile ne, presumiamo, breve.
Friulani.Net ha deciso di sostenere mediaticamente questa iniziativa.
Per troppo tempo noi friulanisti abbiamo fatto prevalere il “particolare” sull’interesse comune, questo a nostro giudizio è stata la principale causa della perdita d’identità del nostro Popolo.
Non sappiamo se questo referendum digitale porterà, un giorno, ad un Friuli indipendente, ma se porterà nuovamente ad un sentimento comune di friulanità, oggi ampiamente perduto, avrà comunque raggiunto un importante obiettivo.
Vi terremo aggiornati.
Firmato
Friulani.Net (http://www.friulani.net)
Nucleo AltroFriuli (@AltroFriuli)