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24 di Dicembar | S. Irme
Se i sorestants no àn orelis par sintî no àn nacje ciâf par guviarnà

Un tempo, un usanza molto diffusa della vigilia di Natale era l’accessione del “Nadalin” (anche “Zoc”). Il “nadalin” è un grosso ceppo generalmente di faggio, quercia o anche gelso che veniva scelto durante l’anno quindi fatto stagionare per garantire un ottima resa di calore ma soprattutto una lunga durata. Molti contadini pensavano che più grande fosse stato il ceppo, più grosso sarebbe diventato il maiale. Posto nel fogolâr, secondo tradizione, veniva accesso prima della messa di mezzanotte dal famigliare più giovane e sorvegliato da quello più anziano. Il ceppo doveva così ardere fino a Capodanno: questo avrebbe portato fortuna a tutta la casa. La cenere veniva poi posta ai quattro angoli dei campi a protezione del raccolto contro grandine e temporali.

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